Lo Sport non può essere dimenticato
In questi giorni molti sono stati gli appelli al mondo politico da parte di Confederazioni e Sindacati, uniti per lo sport da un obiettivo primario: ricordare alle Istituzioni la grave situazione delle oltre 100.000 strutture sportive in Italia.
Molti anche gli interventi e le dichiarazioni giunte da più parti politiche che speriamo fortemente si tramutino quanto prima in misure emergenziali di effettivo sostegno!
#UnitiPerLoSport
#WeReimagineWellness
Sostegno per gli affitti e Ristori per gli incassi Istituzionali sono due priorità.
“Un sostegno per gli affitti e ristori alla voce ‘incassi Istituzionali’: queste le due priorità fondamentali per le strutture sportive, molte delle quali sono a rischio chiusura”. Esordisce così Claudio Barbaro – Senatore di Fratelli d’Italia e Presidente di ASI – che ben conosce le dinamiche dello sport e del territorio. “E’ dall’inizio della pandemia che cerchiamo di sensibilizzare il Governo a trovare soluzioni idonee per un settore che produce un consistente risparmio per il Sistema Sanitario, un giro d’affari di oltre 15 miliardi di euro e che da lavoro ad oltre 1 milione di famiglie. Il debito sugli affitti e la paura di veder portate all’incasso le garanzie prestate sta diventando opprimente, pericoloso e rischia di favorire soluzioni estreme. Gli Operatori non possono essere lasciati soli. Non si capisce perché, a seguito delle nuove chiusure, la riduzione degli affitti non sia stata estesa ed ampliata. Debiti che crescono – prosegue Barbaro – e Ristori assolutamente insufficienti anche perché mal calcolati. Il Legislatore ha “tralasciato” di includere nel calcolo dei ristori i cosiddetti incassi istituzionali di associazioni e società sportive che però rappresentano gli “abbonamenti” ossia il 95% dell’incasso di una struttura sportiva, inserendo i soli incassi commerciali; un ‘errore’ che ha messo spalle al muro un intero settore”.
Da Spadafora una strumentalizzazione squallida e di infimo livello.
Una strumentalizzazione che evidenzia una totale mancanza di serieta’ e competenza nelle politiche di sviluppo e di tutela di un asset fondamentale del nostro paese quale e’ lo sport”. Lo dice Daniela SBROLLINI senatrice e responsabile del cantiere Cultura e sport di Italia Viva, rispondendo al ministro per lo sport Vincenzo Spadafora che ha imputato alla crisi di governo il rallentamento dei provvedimenti per il sostegno alle societa’ e ai centri sportivi, il bonus ai collaboratori sportivi e i ai titolari di Partita Iva, il fondo perduto per il sostegno per le societa’ e i centri sportivi, compreso un fondo specifico per le spese sanitarie e i tamponi. “Dall’inizio della pandemia – sottolinea – le imprese che gestiscono strutture e impianti sportivi hanno registrato danni economici enormi. I ristori sono ancora insufficienti e non rispondono alla perdita effettiva di fatturato.“
I problemi dello sport non sono le Olimpiadi.
Gli impianti stanno chiudendo, le società non ce la fanno più. E a rimetterci non sono solo i nostri campioni – commenta l’ On.le e Presidente FIN Paolo Barelli : è un danno sociale perché non si garantisce più l’attività motoria di base. Preferirei si parlasse di questo piuttosto che di polemiche che non sfiorano minimamente i cittadini. Come Federnuoto, in particolare, stiamo subendo lo stop forzato in modo molto più grave rispetto alle altre discipline perché il blocco delle attività didattiche e ricreative rende insostenibile la gestione degli impianti. In questo momento sono aperte solo il 25-30% delle piscine coperte, molte società hanno cessato l’attività e moltissime altre le seguiranno se non arrivano aiuti concreti: le poche migliaia di euro ricevute nel 2020 bastano a malapena ad acquistare la carta igienica! Per quanto riguarda la riforma dello sport, prendo atto che tutte le audizioni sin qui svolte nelle Commissioni parlamentari competenti ne evidenziano numerose criticità insostenibili, segnalate sia dalla politica sia dagli addetti ai lavori. Manca una visione d’insieme delle necessità del mondo sportivo e quindi mi auguro che vengano apportati dei correttivi.