Mascherine ? Di che tipo ? Fino a quando ? |
Dietrofront delle Istituzioni per garantire la prudenza.
Ennesimo rimpallo di norme, sicuramente per giustissimi motivi, ma sarebbe stato più idoneo valutare 5 giorni prima, e non 5 giorni dopo, la necessità di essere ancora prudenti. Nella giornata di ieri molti i dubbi sorti rispetto alle nuove decisioni; al riguardo riportiamo il puntuale approfondimento della Dott.ssa Masserini – Studio Cassinis che chiarisce molti aspetti.
Sintesi per Strutture Sportive Fino a quando:
Che tipo: chirurgica o superiore
Per chi: solo per i lavoratori (non per gli utenti) ..segue dettaglio.. |
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Approfondimento Dott.ssa Masserini – Studio Cassinis
Dopo un confronto – avvenuto in data 4 maggio 2022 – tra Ministero del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo Economico, Confindustria e Sindacati, è arrivata la decisione in merito all’uso delle mascherine sui luoghi di lavoro privati.
Il Governo ribadisce la linea della prudenza, confermando l’obbligo di mascherina al lavoro fino almeno a metà giugno 2022.
Nonostante la fine dello stato di emergenza il 31 marzo 2022 e l’allentamento di quasi tutte le restrizioni anti-Covid – con la fine dell’obbligo di mascherina al chiuso in tutta una serie di luoghi, ma con importanti eccezioni, e l’addio al Green Pass – sui luoghi di lavoro viene di fatto mantenuto in vita, fino almeno a metà giugno 2022, il Protocollo sulle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covid già sottoscritto da Governo e Parti sociali il 6 aprile 2021 e che trovate qui in allegato.
Dunque, chi lavora nel settore privato sarà ancora obbligato ad indossare la mascherina. Infatti, “in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore”. Nessun obbligo, invece, per chi lavora “in condizioni di isolamento”.
Così recita il Protocollo sulle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro sottoscritto nel 2020 ed aggiornato il 6 aprile 2021 e che resterà valido per tutto il settore privato almeno fino a metà giugno 2022.
Dall’obbligo sono esenti solo i lavoratori che prestano la propria attività in condizioni di isolamento, cioè nel caso di attività svolte da soli. Nel lavoro pubblico invece, come da Circolare del Ministro Brunetta del 29.04.2022, la mascherina è soltanto raccomandata sia durante le riunioni, negli ascensori e negli spazi comuni come le mense, sia in base all’afflusso di persone agli sportelli ed alla sistemazione del personale negli uffici non aperti al pubblico.
Al lavoro è sufficiente la mascherina chirurgica, e non è necessaria la FFP2, ma le aziende possono decidere di farla utilizzare. Come si legge nel Protocollo, sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI) le “mascherine chirurgiche”. Pertanto, in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento.
Nei luoghi di lavoro privati rimane, dunque, la mascherina come sui mezzi di trasporto, nei cinema e nei teatri e nei palazzetti dello sport. Vale per gli uffici, per i supermercati, per i negozi, per i ristoranti, per i bar e per le fabbriche.
Non è una norma governativa quella per i lavoratori privati, ma un accordo fra Parti sociali e, quindi, non dovrebbe comportare controlli né sanzioni esterne, per esempio quelle dell’Ispettorato del lavoro.
Confermate anche tutte le misure di protezione previste: le mascherine continueranno ad essere fornite dai datori di lavoro come Dispositivo di Protezione Individuale ed anche le altre misure presenti dovranno essere rispettate, così come i Comitati Aziendali o territoriali/settoriali continueranno a svolgere un importante ruolo attivo. Restano in vigore anche le altre regole sui luoghi di lavoro per la prevenzione e gestione Covid. L’azienda è tenuta ad assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani e l’azienda metta a disposizione idonei e sufficienti mezzi detergenti per le mani.
Entro fine giugno ci sarà una nuova verifica sulla situazione epidemiologica in Italia e si deciderà se prorogare la misura ulteriormente oppure se porre fine all’obbligo.
Le federazioni aderenti a Confindustria, Confcommercio e Confesercenti avevano chiesto di continuare ad applicare i Protocolli. Soddisfatti anche i Sindacati, visto che il Protocollo ha permesso di garantire la tutela dei lavoratori e reso i posti di lavoro luoghi più sicuri e protetti dal pericolo di contagio.
A breve verrà formalizzata, in un verbale ad hoc, la decisione arrivata ieri al termine del tavolo in videoconferenza con Confindustria e le associazioni del mondo datoriale e Cgil, Cisl, Uil e Ugl. |