Riforma Sport KEEP CALM

RIFORMA SPORT :

KEEP CALM

Da domani non cambia nulla (cit.)

“Da domani non cambia nulla”: è con questa citazione tratta da un post del Prof. Guido  Martinelli che vogliamo tranquillizzare tutti dopo un week-end molto concitato.

 

Come leggiamo nel post questa prima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri oggi è “l’avvio” e non la conclusione del procedimento: il testo approvato dovrà raccogliere i pareri delle commissioni parlamentari competenti, quello della conferenza stato regioni per poi tornare in consiglio dei ministri per l’approvazione finale che potrà tenere conto degli spunti provenienti da detti pareri. Solo quello sarà il testo finale che andrà in gazzetta ufficiale quindi il percorso è ancora lungo.

 

Circostanza ripresa anche dal SottoSegretario Valentina Vezzali che ribadisce, sempre tramite post, che l’iter non è ancora concluso e dovrà avere il parere favorevole delle Commissioni parlamentari e delle Regioni.


Sempre sulle pagine social del Sottosegretario sono disponibili le infografiche riepilogative  (che riportiamo qui e a questo link) di alcune delle novità previste; ma il testo ancora non è definitivo quindi inutile fare troppe speculazioni in questo momento.

 

Sicuramente le molte Note Tecniche presentate da CIWAS, i vari incontri e le audizioni avute presso le Isituzioni di riferimento dalla Confederazione insieme con il Dr. Simone Boschi, hanno giocato un ruolo importante nel far percepire il delicato equilibrio economico di ASD/SSD, specificatamente rispetto all’applicazione di un’aliquota contributiva ridotta del 50%.

 

Se da un lato rileviamo lo sforzo di venire incontro a tali esigenze, dall’altro verifichiamo come però si debba cercare di migliorare ancora molto questa Riforma tanto attesa che ci lascia però ancora molte perplessità.

Perplessità come l‘imposizione di un limite a 18 ore settimanali, la riduzione da 10.000€ a 5.000€ ed altre ancora che stiamo analizzando e che potrebbero avere addirittura un rischioso effetto boomerang sui posti di lavoro, creando ancor più precarietà e despecializzazione rischiando di spingere i Club ad avere un numero maggiore di collaboratori, ciascuno con minor numero di ore, minori compensi, minori tutele e minore dignità lavorativa.

 

Al tempo stesso continueremo parallelamente a ribadire la necessità di prevedere anche  (come già rappresentato in audizione dal Dr. Boschi e nel Documento Unico Centri per la Salute) una specifica p.iva in regime forfettario per gli Operatori dello Sport e la Salute, puntando ad avviare l’iter per il riconoscimento dell’Ordine Professionale per poi  puntare a costiturie una specifica Cassa Previdenziale, più premiante dal punto di vista dell’assitenza e della previdenza.

 

CIWAS è al lavoro e non farà mancare il suo sostegno

al Settore Wellness e Attività Sportive per la Salute.

 

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